Pesaro 27 novembre 2022 - Studies for Giona di Francesco Margarolo vince il Premio Interfaccia Digitale 2022. Assegnate le Menzioni speciali a Citerone di Michele Ifigenia Colturi, Kedeeshah dell’israeliana Sivan Rubinstein, Swaën di Matteo Maffesanti e Strings Quartet No.5:V di Rebecca Lanzoni
Si è conclusa al Cinema Astra di Pesaro VIDEOBOX rassegna a cura di Hangartfest, dedicata alla videodanza. Con quattro giornate aperte al pubblico, la programmazione ha visto alternarsi proiezioni di corti, medi e lungometraggi, documentari e laboratori.
L'edizione 2022 del Premio Interfaccia Digitale, concorso internazionale di videodanza, si è svolta in collaborazione con Il Cinemino di Milano e con il coinvolgimento degli studenti di ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino.
Alla cerimonia di premiazione è intervenuto il Vicesindaco e Assessore alla Bellezza Daniele Vimini:
“Mi complimento con Hangartfest per essere riuscito a presentare queste quattro giornate di eventi, trovando nel Cinema Astra una nuova “casa”, in attesa di poter tornare alla Chiesa della Maddalena, temporaneamente chiusa per dei controlli in seguito alle recenti scosse di terremoto. Sarà questa l’occasione per rinforzare un bene così prezioso proprio nel momento in cui il Comune va a siglare con Hangartfest la convenzione per la gestione dello spazio. Gli appuntamenti - ha poi proseguito Vimini - come VIDEOBOX e il Premio Interfaccia Digitale pongono Hangartfest in una posizione importante, dimostrando che è in grado di accostare agli eventi in presenza anche delle proposte artistiche in digitale, capacità non scontata. Il periodo della pandemia ha infatti reso evidente come quasi nessun ente finanziato dal Fondo Unico per lo Spettacolo fosse pronto a rapportarsi con il mondo del digitale. Nel nostro territorio abbiamo avuto invece esempi virtuosi, tra gli altri proprio dal Rossini Opera Festival e Hangartfest”.
La cerimonia si è aperta con la proiezione fuori concorso e in prima assoluta del video GRAVITY creato da Luigi Linardi, vincitore della scorsa edizione del Premio, prodotto da LulynART e realizzato con il sostegno di Hangartfest.
Dopo la proiezione dei video finalisti, il Presidente del Premio, Giulio Stasi, regista di teatro, arti performative e videomaker, ha annunciato il vincitore di Interfaccia Digitale 2022: STUDIES FOR GIONA di Francesco Margarolo, con la seguente motivazione: Entrare in sala prove in punta delle mani. Raccogliere tentativi, linee, scarti. Humus per una nuova creazione. Umiltà e diniego di sé per lasciare fiorire momenti di assoluto. Disegno, pittura, fotografia, animazione, video, musica, fiati, danza, danzano insieme su un foglio di carta e sullo schermo. Un montaggio che mostra con cesure e slanci il processo creativo. Una camera che indaga le professionalità, gli strumenti, la materia, l’aria, l’intangibile.
Ciascuna delle Giurie ha inoltre assegnato una Menzione speciale ai video ritenuti più meritevoli.
A CITERONE di Michele Ifigenia Colturi va la Menzione speciale della Giuria dei Critici e degli Studiosi, presieduta dal critico di danza, regista e filmmaker Francesca Pedroni e formata da Carmelo A. Zapparrata, giornalista e critico di danza, da Agata De Laurentiis e Paola Ruggeri, rispettivamente fondatrice e responsabile della programmazione e responsabile delle proiezioni di cortometraggi a Il Cinemino Milano. Motivazione: Un approccio femminile potente e autonomo, senza fronzoli sentimentali di superficie, netto come una lama, e pure visionario.
Un dialogo multimediale tra danza e video che costruisce un arco narrativo drammaturgicamente efficace. La capacità di relazione con il mito in una rielaborazione originale contemporanea delle Baccanti di Euripide.
A CITERONE va anche la Menzione speciale della Giuria Interdisciplinare composta da coreografi, artisti visivi e fotografi. Motivazione: Per la varietà con cui il mezzo video è stato usato, per la coerenza e l'aderenza di tutta l'opera al concetto, per l'originalità e il coraggio della coreografia e della scenografia essenziale che esalta la forza dei corpi e dei movimenti delle danzatrici.
A KEDEESHAH di Sivan Rubinstein (Israele), va la Menzione speciale della Giuria degli Spettatori con la seguente motivazione: Pregevole sotto ogni aspetto tecnico, la poesia dell’immagine, del movimento e delle parole di questo video arrivano e parlano alla parte più profonda dello spettatore, alla sua anima.
Kedeeshah è vera, una donna meravigliosa che emana una grande forza spirituale. Essenza dello spirito libero, Kedeeshah danza l’amore per la vita e per la terra nel fluire del tempo e delle generazioni. Danza, musica e ambientazione trasmettono suggestioni potenti, legate all’universale femminile che crea e ricrea anche lì dove è solo spazio vuoto.
A SWAËN di Matteo Maffesanti va la Menzione speciale della Giuria degli Studenti dell’ISIA Urbino, che ha così motivato il proprio riconoscimento: Il corto Swaën permette allo spettatore di fluire visivamente con la danza e la musica, come un quarto ballerino, riempie la scena e fa immergere lo spettatore nel vivo dell'azione. Luci e ombre disegnano e stilizzano le forme dei corpi in movimento; la camera, fluida e leggera, segue con delicatezza la coreografia. Musica e danza, in sincronia e sintonia, restituiscono un'emozionante esperienza completa ed immersiva.
Infine, sentito l'apprezzamento di tutte le giurie, la Direzione artistica di Hangartfest ha deciso di assegnare una quinta Menzione speciale a STRING QUARTET No.5:V di Rebecca Lanzoni con la seguente motivazione: Per una danza vitale, intensa, sempre in bilico, un piano sequenza che esplora in video, con semplicità, il potere della danza.
Il vincitore del Premio Interfaccia Digitale 2022 otterrà un contributo quale partecipazione ai costi di produzione per la realizzazione di una nuova opera di videodanza che verrà presentata fuori concorso alla prossima edizione del Premio nel 2023. Inoltre una selezione dei lavori presentati quest’anno verrà inserita nei prossimi mesi nella programmazione de Il Cinemino a Milano.
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