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MOSSI DA VISIONI @Camponi Atelier

Edoardo Serretti, Umberto Dolcini

7-14-21-28 Sett / ore 05:45

Camponi Atelier

Via Mazzini, 29, Pesaro

MOSSI DA VISIONI @Camponi Atelier

Free entrance / posti limitati / prenotazione obbligatoria al Botteghino del Teatro Maddalena oppure tramite form online https://form.jotform.com/222474320753048

MOSSI DA VISIONI @Camponi Atelier
Retrospettiva fotografica sul Festival (2010-2017) attraverso quattro atti performativi

a cura di Paolo Paggi
fotografie di Umberto Dolcini
installazioni di Edoardo Serretti

La prenotazione è obbligatoria e gli atti performativi ospiteranno un numero massimo di 10 persone, verrà richiesto ai partecipanti di togliersi le scarpe o indossare dei copriscarpe. I partecipanti dovranno usare lo smartphone e indossare i propri auricolari.

Modulo di prenotazione: https://form.jotform.com/222474320753048


Come si può raccontare un festival di danza contemporanea? 

Da questa domanda nasce Mossi da Visioni (MdV) progetto annuale che intende narrare HangartFest in modo inedito. 
Come? Tramite materiale d'archivio che assumerà però una nuova vita. 

Partiamo dalla consapevolezza che sia impossibile restituire l’esperienza di un festival nella sua totalità. 


MdV abbraccia questa impossibilità e cerca di plasmarla. I “limitati” documenti visivi e audiovisivi saranno affidati ad un artista, perché acquisiscano nuova linfa e movimento, a scapito di descrizioni didascaliche.



Per la prima edizione di MdV, l’artista Edoardo Serretti lavorerà sulle foto di Umberto Dolcini (fotografo ufficiale del Festival), dall’archivio 2010 - 2017 ed altri reperti video, attraversando la trasformazione di HangartFest da esperienza locale ad evento di richiamo internazionale supportato dal Ministero. 

Il progetto è ospitato in due location principali:

All’Atelier Camponi saranno installate alcune opere sotto forma di lightbox e accoglierà quattro atti performativi all’alba del 7, 14, 21 e 28 di settembre.


Allo spazio SUGO saranno presentate una serie di rielaborazioni video e l’archivio del Festival consultabile. 

Saranno poi diffuse in altri spazi del centro alcune stampe e poster prodotte dall’artista. 

MdV è tentare il racconto del Festival come un movimento dell’inconscio, dove ad emergere dagli archivi (l’inconscio del festival) saranno immagini e suoni sotto forma di visioni (sogni) del passato.
 Visioni non chiare, ma vive. Ri-nate.

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