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IN C - PROGETTO SPECIALE STUDENTI del Liceo Coreutico Marconi e del Conservatorio Rossini / Coreografia Sasha Waltz / Assist. cor. Michal Mualem

31 agosto e 1 settembre, ore 18.30, Sala della Repubblica (cambio di sede)

IN C  - PROGETTO SPECIALE STUDENTI del Liceo Coreutico Marconi e del Conservatorio Rossini / Coreografia Sasha Waltz / Assist. cor. Michal Mualem

Ingresso € 10 intero / € 7 ridotto possessori CARD AMICO
https://www.hangartfest.it/card-amico

IN C
Ideazione e coreografia Sasha Waltz
Assistente alla coreografia Michal Mualem
Costumi Jasmin Lepore
Ideazione e drammaturgia Jochen Sandig

Musica In C di Terry Riley
Crediti Musicali © Associated Music Publishers Inc./ Edition Wilhelm Hansen. Con il permesso di Bosworth Music GmbH/Wise Music Group.

DANZATORI gli Studenti del Liceo Coreutico Marconi di Pesaro: Halima Brown, Martina Caaldaari, Martina Felicetti, Gabriele Fiorentini, Valentina Gasparri, Federica Ridolfi, Nicole Righetti. Ed altri studenti selezionati tramite call pubblica da Michal Mualem: Candice Baroux, Maria Brigidi, Andrea Juanena Dondo, Anna Strusi, Gaia Tamagnini.

MUSICISTI gli Studenti del Conservatorio Statale di Musica G. Rossini di Pesaro: Nikolas Nevio Monti (direttore d'orchestra), Giuseppe Poderi, Ettore Rufini, Martina Giulianelli, Arsienti Di Re, Alessandro Boari, Carlo Renzi, Lorenzo Dachille.

In C - Progetto Speciale Studenti è una coproduzione Hangartfest e Arearea.

Si ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro per la gentile concessione del Cortile di Palazzo Montani Antaldi

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da un articolo di Giulia Clai pubblicato su SIPARIO il 29 maggio 2023:

La performance IN C di Sasha Waltz è una straordinaria esplorazione della famosa partitura di Terry Riley, brano minimalista composto nel 1964, considerata la prima opera di musica minimale, una composizione aperta che consente una varietà di interpretazioni. (...)
I musicisti suonano la partitura ripetitiva e ipnotica di Riley con precisione mentre i ballerini si muovono liberamente, ma con rigore matematico pari solo alla giocosità che riescono a trasmettere. Vestiti con semplici costumi multicolori, entrano ed escono da schemi e formazioni, creando una controparte visiva della musica. Il balletto inizia con un ritmo pulsante, che cresce lentamente e costantemente man mano che sempre più musicisti si uniscono. I ballerini emergono dall'oscurità, si muovono senza soluzione di continuità in sincronia con la musica, creando un'atmosfera affascinante e meditativa, i loro corpi si intrecciano via via in figure intricate. Man mano che la musica evolve e cambia, i ballerini ne seguono il flusso, indagano i diversi ritmi che emergono in un'affascinante esplorazione del movimento e del suono. Uno degli elementi più sorprendenti della performance è il modo in cui i danzatori e i musicisti interagiscono tra loro. In alcuni momenti i ballerini sembrano rispondere direttamente alla musica, i loro movimenti riecheggiano e amplificano il suono. In altri momenti i musicisti sembrano rispondere ai ballerini, regolando il volume e l'intensità del loro suono per adattarsi all'umore e al ritmo della coreografia. Durante tutta la coreografia l'energia e l'intensità non vacillano mai. Quest’opera segue quindi il mutare della musica con una struttura altrettanto mutevole, lasciando così spazio a variazioni, che potenzialmente sono perennemente nuove. La coreografia di Sasha Waltz si abbina perfettamente alla musica di Riley, i ballerini incarnano gli schemi ripetitivi e i crescendo graduali della partitura. Con il progredire della performance, la musica e la danza aumentano di intensità e complessità, con nuovi elementi e movimenti introdotti gradualmente. I ballerini danzano con incredibile grazia e precisione. E’ un trionfo del minimalismo: ballerini e musicisti lavorano insieme e danno vita ad una performance affascinante ed incisiva.
I 53 temi musicali di In C devono essere suonati in ordine, ripetendo ogni tema un numero di volte non specificato sullo spartito, da un ensemble di varia configurazione. Sasha Waltz traduce l'inesauribile lavoro di Terry Riley in una coreografia composta da altrettante figure, seguendo la stessa struttura generale e lasciando un equivalente margine di interpretazione ai danzatori: sembra che lo spazio venga moltiplicato all'infinito. In intima interazione con la musica, la danza trasporta il pubblico in una lucida trance. Durante tutta la performance, i ballerini esplorano anche i vari stati emotivi evocati dalla musica, dall'intensità frenetica delle sezioni più veloci ai momenti sereni e contemplativi delle sezioni più lente. (...)

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