(foto: Marta Bevilacqua con Silvia Poletti. Ph Umberto Dolcini)
Come annunciato, iniziamo con le Conversazioni a distanza, un ciclo di tre incontri online tra il critico Silvia Poletti e Marta Bevilacqua, coreografa residente di Hangartfest.
La prima Conversazione è dedicata al lavoro Concetti sfumati ai bordi, coreografia di Marta Bevilacqua andato in scena il 7 settembre 2018 a Pesaro, alla XV edizione di Hangartfest e co-prodotto dallo stesso Festival e dalla Compagnia Arearea, con il sostegno del MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Lo spettacolo vedeva in scena Marta Bevilacqua e Valentina Saggin, su musiche di Leo Virgili e disegno luci di Daniela Bestetti.
(foto: Concetti sfumati ai bordi, coreografia Marta Bevilacqua. Ph Umberto Dolcini)
Questo è il link alla Conversazione #1: https://youtu.be/0pax5uN24DU
Questo, invece, è il link a un estratto dello spettacolo Concetti sfumati ai bordi: https://youtu.be/R2SOal4PE88
Marta Bevilacqua. Danzatrice e coreografa collabora stabilmente con la Compagnia Arearea dal 1998. Si forma all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson (2001). Il suo tratto coreografico si contraddistingue per la combinazione di ricerca gestuale e necessità tematiche. Le sue creazioni si nutrono di riferimenti filosofici espressi in chiave contemporanea e autorale. Tra le sue coreografie più premiate Nec Nec (Anticorpi Explò), Organon_sull'ingombranza del pensiero (Premio Equilibrio), Innesti_il corpo tecnico, Ruedis_ruote di confine. Duttilità e fascino per il rischio, fanno sì che Marta venga coinvolta in progetti educativi e sociali che affondano nella realtà di tutti i giorni. È docente di danza contemporanea in centri di alta formazione come l’Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine, l’Accademia delle Diversità di Bolzano, Lo Studio di Udine. È docente tutor della sezione Performance nel Master in Comunicazioni e Linguaggi non Verbali all’Università Cà Foscari di Venezia. Lavora con passione nella doppia dimensione del teatro e della danza urbana. Ha danzato come interprete con compagnie di ricerca come Adarte, Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, TPO, CSS Teatro stabile d'innovazione del Friuli Venezia Giulia, Versilia Danza. È stata coinvolta nei seguenti progetti internazionali: Luoghi Comuni (Lieux Publics) con la performance Dafne_per una mitologia urbana (2011), al progetto Writing site by site in Graz, per la piattaforma internazionale IN-SITU, per la quale ha creato Panta Rei_per una filosofia urbana (2012), co-prodotto dalla Reggia della Venaria Reale (Torino) e il suo progetto Oltre La Luna (2012), è stato prodotto da Dance Channels, piattaforma europea di sostegno a nuovi coreografi tra Saragoza, Manchester e Genova. Tra le sue ultime produzioni figurano: Schnurrbart_Fritz secondo Lou, Play With Me, Le Quattro Stagioni, in versione urbana e Le Quattro Stagioni _From Summer to Autumn (selezionato per Nid Platform 2017).
Collabora con Ricci/Forte in qualità di coach di compagnia per La Ramificazione del Pidocchio (2016) e firma i movimenti scenici dell’opera Turandot per Macerata Opera Festival.
È coreografa residente ad Hangartfest per il triennio 2018-2020.
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